La visita della societa `Rapalska meja` e i suoi collegi d`Italia

25.Marzo 2024

A domenica di 25 febbraio il Parco della Storia Militare è stato visitato dai soci della Rapalska meja,
accompagnati da collegi italiani di diverse società storiche del Friuli-Venezia Giulia, interessati al
patrimonio e alla conservazione dei resti della linea di fortificazione italiana Vallo Alpino. Sono stati
accolti nel Parco anche dal direttore, mag. Janko Boštjančič, che ha dato loro il benvenuto e ha sottolineato la disponibilità del Parco a collaborare con le società per conservazione e all’interpretazione
del patrimonio di Vallo Alpino. In questa occasione gli autori italiani hanno presentato al Parco il libro
“Guardiani della storia”.

Foto: Parco della Storia Militare


Ai margini della Conca di Pivka è ben conservata l’eredità del Vallo Alpino, realizzato dal Regno d’Italia
negli anni ’30. Per difendere il confine è stato creato un ramo speciale dell’esercito “Guardia alla
frontiera”. La fortificazione del confine fu un enorme progetto finanziario e organizzativo che, oltre alla
costruzione di fortificazioni per lo più sotterranee, comprendeva anche la costruzione di caserme,
magazzini, strade, serbatoi d’acqua e simili. È interessante notare che questo sistema di difesa non fu mai
utilizzato per la guerra vera e propria. La costruzione dei forti avvenne nella massima segretezza, poiché
la gente locale non sapeva cosa stessero costruendo. Gli operai venivano portati dal sud Italia, la gente
locale portava ai posti di guardia solo materiale, acqua e cibo.

Le fortificazioni o bunker, come li chiamano i locali, hanno ancora un po’ di mistero, almeno per quanto
riguarda i due più grandi sistemi di fortificazione su Primož nad Pivko e sulla collina di Habjan, si può
dire che disponevano di moderni dispositivi di ventilazione con un sistema di filtraggio, serbatoi per
l’acqua , generatore elettrico e illuminazione, deposito di cibo e alloggi per i soldati. Le fortificazioni
centrali situate a Primož nad Pivko hanno 481 m di tunnel fortificati che collegano tutti gli spazi
funzionali nel sottosuolo. Temendo i partigiani, nel 1944 i tedeschi tentarono di far saltare alcune
fortificazioni attorno a Pivka, tra cui quella più grande a Primož, ma ci riuscirono solo parzialmente.
Molto interessante e ben conservato è il sistema di fortificazione sulla collina di Habjan, che si trova
praticamente nel centro di Pivka.

I visitatori provenienti dall’Italia erano interessati soprattutto a vedere le posizioni difensive e la fortezza
su Primož, in particolare l’unico blocco di artiglieria doppio, che è considerato un’eccezione tra i tipi di
posizioni difensive altrimenti molto uniformi. La visita delle fortificazioni è seguita la visita del Parco della Storia Militare.

Foto: Società Rapalska meja